DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
Quanti bambini riconoscono le parole scritte alla lavagna, ma riscriverle è tutt’altra cosa: la A diventa una O, la F una V … allora cancellano tutto, correggono e vanno avanti … quando finalmente hanno finito di copiare si accorgono che gli altri hanno già finito è consegnato il loro compito. I DSA e la dislessia sono fenomeni ampiamente diffusi purtroppo.
Come leggere la dislessia e i DSA? Cosa sono esattamente i disturbi dell’apprendimento?
Alcuni bambini, nonostante si impegnino e rimangono attenti durante le ore scolastiche, non ottengono dei risultati soddisfacenti e allora non hanno più voglia di studiare. Ci sono dei bambini che presentano difficoltà a copiare dalla lavagna o a scrivere un dettato.
Come leggere la dislessia e i DSA
- avere la difficoltà di orientarsi su due piani, cioè passare dal piano verticale della lavagna all'orizzontale del piano di lavoro
- non saper tenere la direzione di lettura sinistra-destra
- difficoltà nella riproduzione corretta dell’orientamento dei segni o dei numeri sul quaderno (scrivere i numeri al contrario oppure rovesciati)
- non essere in grado di leggere l’intera parola, ma decifrarla lettera per lettera (o per sillabe)
- avere la memoria a breve termine compromessa, cioè ricordarsi poco alla volta e dover guardare e riguardare le parole da copiare
Cosa sono i DSA?
I disturbi dell’apprendimento DSA sono veri e propri deficit nell’apprendimento di alcune abilità specifiche che non consentono una completa autosufficienza e autonomia nell’apprendimento poiché le difficoltà si sviluppano proprio sulla lettura, scrittura o il calcolo. Non hanno niente a che vedere con deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici. I disturbi specifici di apprendimento si verificano, infatti, in soggetti che hanno una intelligenza almeno nella norma e con caratteristiche fisiche e mentali nella norma, e, cosa fondamentale, la cui capacità di imparare non è assolutamente preclusa.
Come vengono classificati i DSA?
Ecco una classificazione di questi disturbi.
Dislessia
Disturbo specifico della lettura che si presenta con una difficoltà nella lettura accurata e fluente di un testo in termini di velocità e correttezza. Questa difficoltà, a causa della fatica nella lettura, si riflette spesso nella comprensione del testo.
Disortografia
Disturbo specifico della scrittura che è collegato ad aspetti linguistici e determina difficoltà a scrivere in modo corretto.
Disgrafia
Disturbo specifico della grafia che interessa la componente motoria della scrittura per cui scrivere risulta difficoltoso e poco veloce.
Discalculia
Disturbo specifico che riguarda una difficoltà nella manipolazione dei numeri, i calcoli veloci a mente e il recupero dei risultati nelle diverse operazioni aritmetiche.
Abilità visive e disturbi di apprendimento
Le abilità visive su cui ogni individuo fa affidamento ogni giorno sono:
Acuità visiva centrale
L’acuità visiva centrale rappresenta la capacità dell’occhio umano di discernere i dettagli più fini e di riconoscere gli oggetti piccoli e lontani. Questa abilità è fondamentale per compiti quotidiani come la lettura o la guida. Viene quantificata attraverso un parametro noto come “10/10” che indica la capacità di leggere da una distanza standard una serie di lettere o simboli di dimensioni progressivamente ridotte. Questo valore rappresenta la norma per una visione chiara e netta, con valori inferiori che indicano una riduzione della capacità visiva.
Visione periferica
La visione periferica, invece, è la capacità di percepire e riconoscere oggetti e movimenti che si trovano al di fuori del campo visivo diretto. Essa gioca un ruolo cruciale nell’orientamento spaziale e nella percezione del movimento, contribuendo alla nostra comprensione del mondo circostante e aumentando la sicurezza durante attività come la guida di un veicolo o la pratica sportiva. Questa capacità permette di essere consapevoli di ciò che accade ai lati del campo visivo principale senza la necessità di spostare lo sguardo.
Percezione della profondità
La percezione della profondità è un’altra componente essenziale della visione. Essa ci consente di valutare la distanza relativa tra gli oggetti nel nostro campo visivo. Questa abilità è fondamentale per la navigazione nello spazio e per svolgere attività che richiedono una valutazione accurata delle distanze, come guidare un’automobile o praticare sport. La percezione della profondità è resa possibile dalla capacità del cervello di interpretare le differenze tra le immagini proiettate su ciascun occhio, creando una percezione tridimensionale del mondo che ci circonda.
Coordinazione binoculare
La coordinazione binoculare si riferisce all’abilità dei due occhi di lavorare in maniera sincronizzata per produrre una visione unica e chiara. Questa coordinazione è vitale per mantenere una visione confortevole e per evitare problemi come il doppio visione o l’affaticamento oculare. Una buona coordinazione binoculare è essenziale per attività che richiedono una precisione visiva elevata, come leggere o eseguire lavori di precisione.
Inseguimenti
Movimenti fluidi e continui di entrambi gli occhi che inseguono un bersaglio in movimento. Sono movimenti lenti come il seguire con gli occhi un oggetto che si muove davanti al nostro campo visivo.
Saccadi
Capacità degli occhi di muoversi rapidamente o “saltare” tra diversi punti di fissazione. Questi movimenti sono di fondamentale importanza per portare sulla fovea (punto della retina con massima acutezza visiva) un oggetto comparso improvvisamente nel nostro campo visivo o percepito dalla nostra attenzione; la precisione di questi movimenti balistici è basilare per leggere in maniera fluida e non meno importante per il buon equilibrio posturale.
Convergenza
Competenza nel far congiungere entrambi gli assi visivi degli occhi su un punto di fissazione nello spazio.
Controllo dello sguardo
Grazie ai movimenti accoppiati e coordinati degli occhi e del capo, riusciamo a stabilizzare il nostro corpo, in particolare i nostri occhi, nello spazio.
Flessibilità accomodativa
Attraverso il cristallino, l’occhio cambia continuamente la sua messa a fuoco tra oggetti con distanze diverse.
Percezione del colore
Il colore non viene visto e percepito quale è realmente. Non è come per i soggetti affetti da daltonismo ma avviene comunque una distorsione della realtà.
Memoria visiva
Abilità di ricordare le immagini appena viste.
Percezione visiva
Processo di elaborazione delle informazioni provenienti dal mondo esterno attraverso gli occhi ed elaborate dal cervello che le traduce in informazioni più complesse, disponibili perle funzioni cognitive del soggetto.
Lateralità
Processo attraverso il quale si sviluppa la predominanza funzionale di un lato rispetto all’altro e riguarda il funzionamento delle mani, delle gambe, degli occhi e delle orecchie.
Orientamento spaziale
Abilità di relazione tra la visione e lo spazio tridimensionale.
Chiusura visuale
Abilità di determinare la percezione finale senza che sia necessario avere tutti i dettagli presenti
Attenzione visiva
Processo cognitivo che permette di selezionare alcuni stimoli tra i molti disponibili
Coordinazione oculo manuale
Abilità di lavoro simultaneo e coordinato fra i movimenti degli occhi e quelli dell’arto superiore.
I SINTOMI DEI DSA
Quando il bimbo presenta uno dei seguenti atteggiamenti, è bene che effettui una visita ortottica.
- perdita del segno durante la lettura
- afferrare con difficoltà gli oggetti
- movimento della testa per seguire ciò che si legge
- frequente chiusura di un occhio
- nausea o disturbi dopo esposizione prolungata a schermi
- evita con difficoltà gli ostacoli
- posizione viziata del capo (torcicollo oculare)
- lacrimazione, bruciore degli occhi
- fatica a stare nel quadretto o a leggere nel quadrato piccolo
- frequenti mal di testa
- necessità di stropicciarsi le palpebre
- annebbiamento delle lettere
- diplopia transitoria
- pesantezza generalizzata agli occhi
- occhio rosso, ammiccamenti frequenti
- postura errata
- difficoltà a copiare la lavagna e a scrivere sotto dettatura
- rileggono le stesse parole o saltano da una riga all’altra senza accorgersene
Cosa valuta la visita ortottica?
La visita ortottica va a valutare la qualità delle abilità visive dove si valutano:
- area dell’oculo-motricità – qualità del movimento degli occhi: movimenti di inseguimento e movimenti saccadici (movimenti a salto che si eseguono nella quasi totalità della nostra giornata e durante la lettura); si studia la motilità oculare per escludere la presenza di anomalie dell’apparato neuromuscolare degli occhi e le modifiche che da esse derivano come la visione doppia, la confusione, lo strabismo e le paralisi oculari.
- area dell’accomodazione – si valuta la capacità di messa a fuoco da vicino, nelle sue componenti di velocità e accuratezza.
- area della binocularità – si valuta capacità di cooperazione simultanea dei due occhi e la capacità di percepire la tridimensionalità delle immagini.
La Valutazione Funzionale delle Abilità Visive, è una analisi sulla qualità della funzionalità del sistema visivo, a fronte di una buona condizione anatomica dello stesso. Il processo della visione è molto più complesso e va ben oltre il vedere i 10 decimi. Perciò è di fondamentale importanza che il sistema visivo sia il più efficace possibile, in quanto non solo rappresenta una base per l’apprendimento, ma influenza anche la qualità di vita di una persona.
Il sistema visivo esprime tutta la sua magnificenza attraverso le abilità visive di base, di seguito elencate:
- La capacità di eseguire movimenti di inseguimento – pursuit
- La capacità di spostare lo sguardo da un punto ad un altro – movimenti saccadici
- La capacità di mettere a fuoco da vicino – accomodazione
- La capacità di cooperare in maniera simultanea e di percepire la tridimensionalità (il cosiddetto 3D) – binocularità
VISTA, VISIONE ED APPRENDIMENTO
La visione è una funzione complessa, in cui i singoli oggetti che ci circondano vengono visti unici e non doppi. Le immagini retiniche, proveniente dai due occhi, vengono fuse a livello corticale in un’unica immagine. La visione infatti è un processo neurologico complesso che ci aiuta ad identificare, interpretare e capire ciò che si vede, inoltre è collegato con altre abilità tra cui quella linguistica, uditiva, di coordinazione motoria e di equilibrio. Alla base di questo è di fondamentale importanza realizzare una valutazione completa delle aree visive, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto dell’apprendimento. La vista invece è la misurazione dell’acuità visiva, mentre la visione è la capacità di capire e interpretare il mondo esterno, cioè captare le informazioni, processarle e ricavarne un significato. La visione è l’integrazione di quello che si è visto con le informazioni che sono state ricevute attraverso il tatto, l’udito, l’olfatto e il gusto.
Quali sono le abilità coinvolte nel processo di visione ed apprendimento?
Quando si parla di visione ed apprendimento, non ci si riferisce soltanto ad accomodazione, convergenza e binocularità ma bisogna considerare le abilità visuo-spaziali e visuo-percettive quali:
È possibile riabilitare i sintomi visivi nei DSA?
Si, è possibile seguendo un percorso di riabilitazione visiva che comprende esercizi da eseguire a casa, anche online, ed esercizi da eseguire in studio.