Sara Toma Ortottista

Correlazone tra visione e postura

Visione e postura

L’influenza del sistema visivo sull’assetto posturale è dovuta principalmente da due fattori: la retina come esocettore e i muscoli extraoculari come endocettori.

Quando uno o più recettori non inviano informazioni corrette appaiono squilibri posturali.
La retina fornisce informazioni sul dove siamo perché prende dall’esterno le informazioni sulla posizione e sulla dimensione degli oggetti nell’ambiente; i muscoli extraoculari intervengono nell’esecuzione dei movimenti oculari, il cui scopo è quello di seguire le immagini e mantenerle sulla retina per consentire la fusione a livello cerebrale (corticale) ed ottenere un’immagine tridimensionale del mondo esterno.

Le maggiori cause di squilibri posturali a livello oculare sono:

Quali sono i sintomi?

  • cefalea spesso accompagnata da fotofobia (fastidio alla luce) e lacrimazione
  • Vertigini
  • goffaggine, cadute frequenti
  • rendimento sportivo non buono (mancare la pallina con la racchetta, sbagliare il canestro a basket…) con continue distorsioni o stiramenti
  • malessere quando si è in movimento (soprattutto nei mezzi di trasporto)
  • cervicalgie
  • sensazione di bruciore e prurito agli occhi
  • visione sfuocata o sdoppiata
  • cattivo rendimento scolastico (un bambino che presenta un difetto di convergenza preferisce non sforzare gli occhi per guardare la lavagna o il libro)
  • disgrafie
  • disortografie
  • difficoltà nell’imparare a leggere
  • calo del rendimento intellettuale nell’adulto soprattutto in professioni che prevedono un forte utilizzo del computer (a fine giornata lavorativa aumentano i sintomi)

Una postura scorretta può determinare dei problemi visivi?
L’adozione di posture scorrette possono produrre variazioni dell’equilibrio dei due occhi favorendo l’insorgenza di eteroforie orizzontali e/o verticali (disordini del sistema oculomotorio) o un aumento delle condizioni anisometropiche o la comparsa di astigmatismo funzionale.

Un atteggiamento posturale sbagliato può quindi indurre effetti negativi sulla visione, sul rendimento accomodativo, sulla coordinazione binoculare. Un esempio è dato dai videoterminalisti, i quali adottano molto spesso posture incongrue che col tempo determinano problemi visivi.

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