Sara Toma Ortottista

Sindrome Irlen

Sindrome di Irlen

La sindrome della sensibilità scotopica è un disturbo dell’elaborazione delle informazioni visive, legato alla percezione luminosa. Più precisamente è un’ipersensibilità alla luce.

Rappresenta quindi un disturbo percettivo che influenza il modo in cui il cervello elabora le informazioni visive dai nostri occhi.

La sindrome della sensibilità scotopica è un disturbo dell’adattamento sensoriale. Non si tratta quindi di un problema agli occhi, ma origina da una difficoltà di elaborazione cerebrale. La percezione visiva richiede la capacità del cervello di comprendere ed elaborare correttamente e facilmente le informazioni visive senza sforzo. Nel caso della sindrome, invece, il cervello non è capace di distinguere determinate lunghezze d’onda che compongono lo spettro della luce visibile.

Bisogna tener presente che compare più frequentemente come concausa di un problema più importante come il deficit di attenzione / apprendimento / dislessia legata al sistema visivo-motorio, che come disturbo isolato. Pertanto risulta fondamentale un lavoro di equipe tra ortottista, logopedista e neuropsicomotricista.

I sintomi di Irlen
I sintomi si suddividono principalmente in:

Oltre ai sintomi elencati la persona può presentare altri sintomi come frequenti errori matematici e di calcolo, numeri non allineati nelle colonne, stanchezza durante l’uso del computer, mancanza di motivazione nello svolgimento dei compiti, i risultati/voti scolastici non riflettono la quantità dello sforzo. I fattori ambientali come illuminazione, luminosità, abbagliamento, colori che contengono motivi e contrasto elevato possono influenzare negativamente la sintomatologia.

Come viene diagnosticata la sindrome di Irlen?
La sindrome della sensibilità scotopica prende il nome della sua scopritrice Helen Irlen, psicologa americana che ha sviluppato negli anni Ottanta un metodo che permette di diagnosticare la sindrome e di proporre il relativo trattamento usando specifici fogli colorati e/o lenti filtranti da indossare come occhiali.

La diagnosi viene posta eseguendo una visita ortottica. Per porre diagnosi di sindrome di Irlen è necessario escludere patologie legate alla vista, presenza di ambliopia (occhio pigro), strabismo latenti, difetti refrattivi, alterazioni della motilità oculare (deficit di convergenza o anomali dei movimenti saccadici) e andando a valutare la sintomatologia della persona e le sue abitudini e comportamenti.

Trattamento
La sindrome di IRLEN può essere trattata con speciali filtri colorati. In questo modo le frequenze luminose problematiche vengono “attenuate” prima che raggiungano gli occhi. Di conseguenza il cervello riceve dagli occhi informazioni normalizzate.

Nei casi della Sindrome di Irlen sono fondamentali una diagnosi e un intervento precoci, prevenendo così insuccessi scolastici e favorendo un maggiore senso di autostima nel bambino. Affrontare un percorso scolastico con tutti gli aiuti necessari consente infatti una riduzione dello stress nei bambini, una maggiore consapevolezza di sé e un più formato senso di autoefficacia.

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