Cosa è la visione?

E’ una funzione che si acquisisce, coinvolge le immagini rilevate dagli occhi e la successiva elaborazione eseguita dalle stazioni intermedie del cervello e dalla corteccia cerebrale.

È un processo continuamente appreso durante lo sviluppo mentale e corporeo.

In quanto tale è plasmabile, la visione come tutto ciò che è possibile apprendere può essere educata, potenziata, allenata, migliorata.

La qualità e la precisione dei micromovimenti oculari e delle fissazioni sono indispensabili per la corretta lettura e per la successiva comprensione di un testo, di una palla in movimento e di una situazione di gioco.

Lo Sport, così come la maggior parte delle attività che svolgiamo quotidianamente, è essenzialmente un’attività visuo-motoria.

Ogni azione sportiva è caratterizzata da una percezione seguita da una azione mediata da un’infinità di processi integrativi che contribuiscono a rendere il gesto finale adeguato alle situazioni spaziali e temporali.

Visione e sport

La nostra mente riceve le informazioni dal mondo esterno attraverso le immagini, colori, suoni, pensiero-idee, coinvolgimento emotivo e personale ovvero attraverso l’azione e la partecipazione attiva.

Nella vita quotidiana e nello sport la prima informazione sensoriale arriva al cervello dagli occhi e dalle abilità visive.

Il nostro corpo si muove verso uno stimolo dopo aver ricevuto un segnale dal sistema visivo.

In fase di apprendimento, l’esplorazione della funzione visiva di un soggetto durante il movimento costruisce a livello cognitivo una immagine di come il corpo si muove nello spazio.

Una volta appreso come il corpo si muove nello spazio, grazie allo sviluppo della memoria visiva e l’allenamento e/o le esperienze quotidiane, il bambino svilupperà le sue abilità, come la coordinazione oculo-manuale per la tecnica di base e per la sensibilità della mano sull’attrezzo di gioco o sulla penna per la scrittura.

Una visione efficiente, espressa dal possesso e dall’integrazione di tutte le abilità visive riveste un ruolo importante nella prestazione sportiva.

La visione e l’azione nello sport sono infatti collegate al bisogno dell’atleta di percepire le relazioni spazio­temporali dell’ambiente, in modo da svolgere un’azione motoria con successo.

Durante una competizione il giocatore deve avere la capacità di acquisire il maggior numero di informazioni, il più velocemente possibile, per poterle analizzare al meglio.

L’informazione visiva nello sport riveste un ruolo cruciale per guidare l’azione.

Eventuali difficoltà o carenze a livello di abilità visive di base e d’integrazione superiore possono rappresentare fattori di limitazione della prestazione sportiva.

Circa l’80% delle informazioni che raccogliamo dal nostro ambiente derivano proprio dalla vista e influiscono la capacità di orientarsi nello spazio e di rispondere a stimoli esterni.

A seconda del tipo di sport che viene preso in considerazione, ci sono aspetti della funzione visiva che assumono maggiore o minore importanza.

Ogni volta che il sistema visivo non riceve informazioni precise e rapide il sistema motorio può soffrirne.

Alcune abilità visive utilizzate durante lo sport

  • Acuità visiva statica: i canonici 10/10
  • Acuità visiva dinamica: capacità di discriminare i dettagli di un oggetto in movimento
  • Visione binoculare (stereopsi): capacità di percepire la tridimensionalità degli oggetti e del mondo che ci circonda.
  • Flessibilità accomodativa e di vergenza
  • Coordinazione occhio mano e occhio piede
  • Movimenti oculari: indispensabili in quasi tutti gli sport, in particolare in quei momenti in cui è richiesta una veloce e accurata scansione visiva. Essi sono i movimenti saccadici, i movimenti di fissazione, i movimenti di inseguimento, i movimenti di vergenze e i movimenti vestibolari
  • Campo visivo periferico: la percezione o consapevolezza periferica esprime la capacità di essere coscienti e di utilizzare le informazioni che stimolano la
    nostra retina periferica. È determinante per l’equilibrio, per l’orientamento spaziale e per il riconoscimento degli oggetti in movimento
  • Velocità della percezione della profondità di campo

Si possono allenare le abilità visive?

Si, le abilità visive possono essere allenate attraverso un training visivo.

Il “training visivo” va a migliorare il benessere della persona e si va ad allenare le abilità visive necessarie per espletare al meglio una particolare attività lavorativa o sportiva.

Come?

Costruendo ad hoc un percorso di allenamento che, partendo dalle abilità possedute, porti a sviluppare quelle prioritarie per l’attività target ma avendo sempre cura di armonizzare le relazioni tra le singole abilità visive che concorrono nella visione.

Il miglioramento visivo può essere indirizzato sia ad aspetti generali della visione (comfort, eliminazione di astenopie, efficienza, etc.), sia ad aspetti specifici che caratterizzano le esigenze primarie di una persona.

Dott.ssa Sara Toma – Ortottista a Milano

 

Fonte: dossiersalute.com